EMERGENZA MONDIALE
Abbiamo creduto, abbiamo sperato che fosse solo poco più di influenza. Purtroppo siamo stati smentiti da drammatici dati che ci hanno costretto a cambiare totalmente la nostra vita. Chiusi in casa da più di un mese, strade vuote e città deserte, il mondo si è dovuto fermare e dare la precedenza a questo mostro invisibile, chiamato COVID 19. La globalizzazione ci ha permesso di viaggiare in tutto il mondo, di ricevere merci e cibi esotici da migliaia di chilometri di distanza e tutto in tempi sempre più brevi, poche ore, massimo pochi giorni e così anche lui, il COVID 19 ha semplicemente usato le nostre stesse rotte aeree e navali per arrivare dovunque, contagiare e uccidere. Uccidere come fosse una guerra, ma silenziosamente, troppo silenziosamente, al punto che le vittime sono morte in solitudine nel silenzio più assurdo, senza nessuna persona cara da salutare per l’ultima volta.
E così, nel silenzio sono stati portati via a migliaia, con camiom militari che attraversavano lentamente le città come fosse l’ultima agonia di una generazione di anziani deboli e vulnerabili.
In silenzio sono stati seppelliti in fosse comuni a New York, come in uno scenario di guerra, tutte quelle persone povere, sole senza fissa dimora che nessuno è andato a cercare.
DATI SCONCERTANTI