Lo scempio dei nosocomi napoletani
Esistono posti in cui la dignità viene calpestata, dove la privacy è una parola non ancora conosciuta e dove ci sono persone che rischiano la vita quotidianamente a causa di chi per negligenza ed inerzia non svolge il proprio compito.
Questo è lo scenario che ci si trova di fronte negli ospedali partenopei.
Dopo i vari scandali che hanno colpito tre delle più grandi strutture sanitarie campane, nulla sembra essere cambiato.
Lo scorso aprile i Nas (nuclei antisofisticazioni e sanità dei carabinieri) hanno sequestrato numerosi documenti e referti su falsi incidenti stradali e sul lavoro al Loreto Mare dove ben 94 dipendenti sono indagati per assenteismo.
Riflettori puntati anche sul Santobono, ospedale pediatrico, per presunti infiltrazioni camorristiche nella gestione degli appalti per le pulizie.
Per non parlare del Pascale, il più grande polo scientifico per tumori della Campania, dove secondo gli inquirenti, venivano acquistati prodotti ad un prezzo maggiorato per favorire società “amiche”.
Storie di corruzione e degrado che il più delle volte prendono il sopravvento nella quotidianità dei poveri assistiti malcapitati.