INTRAPPOLATI TRA LE LAMIERE SUL TRENO DEI PENDOLARI DI MILANO NORD
Tre morti, una cinquantina di feriti di cui dieci in condizioni gravi. L'incidente è avvenuto alle 6.57 vicino Pioltello. Il convoglio partito da Cremona alle 5.32 ed era diretto a Milano Porta Garibaldi.
«Prima abbiamo sentito un grande rumore di ferraglia sotto il vagone, di sassi, di qualcosa che si muoveva, poi il treno ha cominciato a sbandare fortissimo, sembrava di stare su un ottovolante. Le luci si sono spente, fuori era ancora buio e non si capiva più niente. Nel vagone la gente ha cominciato a urlare,a piangere, io mi sono abbracciata a Luca, un compagno di viaggio che incontro tutte le mattine. A noi, che eravamo sull’ultimo vagone è andata bene, solo qualche piccola ferita, ma quelli davanti a noi, nel penultimo, sono rimasti schiacciati come sardine». Così racconta Tatiana, 32 anni, impiegata a Milano mentre esce dal cortile di una ditta di trasporti e spedizioni a Pioltello in via Dante, che confina con la ferrovia dove questa mattina alle 6,50 circa, un treno regionale con sei-sette carrozze, proveniente da Cremona e diretto alla Stazione Garibaldi, pieno di pendolari e studenti, è deragliato a Limito, una frazione vicino a Segrate, periferia est di Milano.
All'origine del deragliamento ci sarebbe il cedimento strutturale di circa 20 centimetri di binario, accertato dai tecnici Rfi, circa due chilometri più indietro rispetto al luogo del deragliamento. L'ipotesi collima con le testimonianze di alcuni passeggeri, i quali hanno riferito che prima dell'impatto «sembrava di viaggiare sui sassi». La Procura di Milano ha aperto un'inchiesta per disastro ferroviario colposo. È stato interrogato il macchinista.